Solo una volta mi sono astenuto da non scrivere nulla delle mie visite a Cinisello, perchè tutto era nella predica che ho fatto il 26 settembre 2010, diacono da poche settimane e ancora incerto su quello che mi attendeva a Roma. Dopo 6 mesi tante cose sono cambiate: Roma e la mia parrocchia mi piacciono, mi trovo bene e non vorrei cambiarle per nessun'altra... il Signore mi ha posto qui e sono felice di esserci.
Ma, il primo amore non si scorda mai... . Ringraziando tutti voi per la disponibilità e l'ospitalità , come in tutte le altre occasioni, scrivo due righe di riflessione sui giorni passati a Cinisello. Ho imparato e ho visto tanto: quanto stiate crescendo, quanto stiate migliorando e, qualche volta, quanto stiate perdendo per sciocchezze e incomprensioni. Avrei voluto fare di più, ma non ho potuto...
Credo che stavolta ripartire sia stato più difficile delle altre volte: credo che stavolta la commozione sia emersa più delle altre volte... e questo perchè, come dicevo alla predica, davanti a Dio mi ricordo sempre di voi nelle mie preghiere, e vedere la vostra vita, condotta da alcuni con Dio e da altri senza Dio, mi fa piangere lacrime di gioia e lacrime di sofferenza.
Cari adolescenti: Per me rimanete sempre importanti, rimanete sempre i miei ragazzi e la vostra vita mi sta a cuore... ma prima di questo siete figli di Dio, e come tali dovete comportarvi... L'umiltà, la semplicità, la cordialità che spesso vi hanno distinto devono tornare a essere vostre: dovete essere uniti. Ricordatevi quella canzone che dice "uniti vinciamo, divisi cadiamo"... attenti a non cadere.
Cari giovani: se foste in vendita su Ebay vi comprerei tutti e vi porterei a Roma. Anche se siete pochi, anche se molti si sono allontanati o hanno lasciato, non mollate... la Speranza non è solo una squadra di calcio, ma uno stile di vita, è il modo con cui Dio mette alla prova i nostri propositi e la nostra voglia di crescere.
Cari Giulia, Francesco, Flavio, Martina, Stefano, Elisa, Fefè... grazie di esistere, di essere cosi come siete. Credo che la scena più bella di questi 6 mesi sia proprio guardando il campanile di Cinisello: ciò che Milano mi ha insegnato in quattro bellissimi grest e in tante buone e sane amicizie mi ha condotto a voi, e la vostra crescita cristiana è la mia unica preoccupazione. E, credetemi, lo faccio senza rimpianti e convinto che Dio si serva di me (con i miei difetti e i miei pregi, con il sorriso e con il pianto), come di Puddu e degli altri preti, per portarvi a Lui.
Chiudo questo pensiero, benedicendovi tutti e credendo che Dio, che conosce a fondo il vostro cuore, vi illuminerà per continuare a vivere una vita vera!
Alla prossima
dS
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