giovedì 16 dicembre 2010

ESAME DI COSCIENZA VEGLIA DI NATALE

ESAME DI COSCIENZA
L’esame di coscienza serve a valutare la propria vita alla luce del Vangelo.
Consigli pratici:
·         La base di ogni buona confessione è la verità: bisogna non aver paura di rispondere con verità alle esigenze e alle domande della vita cristiana.
·         Inoltre NON BISOGNA AVER PAURA DEL SACERDOTE: il suo compito è di consigliare e di perdonare, non di giudicare: tantomeno bisogna pensare che il sacerdote RICORDI i peccati che abbiamo confessato.
·         Esistono vari modi di analizzarsi: il più semplice si basa sui comandamenti.
·         Nella confessione bisogna vedere le cose che vanno bene e le cose che vanno male:
o   Delle cose buone bisogna ringraziare il Signore
o   Delle cose cattive bisogna chiedere perdono al Signore, con l’intenzione di cambiarle.
·         Tra le cose buone, ringrazio il Signore per le principali, anche se non ci sono nei comandamenti (p.es: ho incontrato tale persona, ho sentito tale catechesi, ho avuto modo di aiutare e di consigliare un amico…): invece delle cose cattive devo confessare i peccati mortali, cioè quelli fatti volontariamente e sapendo che era peccato.
·         È utile, quindi, dividere le risposte alle domande in due gruppi: quelle positive e quelle negative. In confessione conviene iniziare con le positive e passare poi alle negative.
·         Affinché la confessione ci migliori veramente, è necessario impegnarsi nel migliorare uno degli aspetti negativi che abbiamo confessato, soprattutto quelli che ci vengono consigliati dal sacerdote.
SCHEMA - DOMANDE
PRIMA DI TUTTO: da quanto tempo non mi confesso? Ho tralasciato qualche peccato nell’ultima confessione? Ho fatto la penitenza che il sacerdote mi aveva dato?
Inoltre dire il proprio stato di vita: ossia, studente, lavoratore… fidanzato… catechista, animatore, …Al proprio stato di vita sono legati degli doveri: per esempio: per un fidanzato non tradire la fidanzata, per un catechista prepararsi ed essere presente agli incontri di catechismo, essere di esempio… per uno studente studiare: per un lavoratore percepire un giusto stipendio e fare bene il proprio lavoro…
PRIMO COMANDAMENTO: Io sono il Signore tuo Dio: non avrai altro Dio all’infuori di me.
- Vuoi veramente incontrare Dio?
- Difendi il tuo quieto vivere “eliminando” Dio dalla tua vita?
- Hai il coraggio di essere cristiano anche quando è difficile per l’incomprensione degli altri? Oppure hai paura?
- Come vivi la tua vita di preghiera (Messa domenicale, preghiere quotidiane…)?
- Cerco di scoprire e di vivere il progetto di Dio su di me (meditazione, lettura del Vangelo, opere buone, propositi…)?
- Sai riconoscere Dio nelle piccole cose di ogni giorno?  Lo sai riconoscere quando qualcuno bussa alla porta della tua vita?
- Ho ricevuto l'Eucaristia senza aver confessato prima i peccati gravi?

Secondo Comandamento: Non nominare il nome di Dio invano

Ho bestemmiato?
Evito le parolacce, le imprecazioni, gli insulti e tutte quelle cose che offendono Dio e gli altri, e gli danno scandalo?

Terzo Comandamento: Ricordati di santificare le feste

Vado a Messa la domenica e le altre feste di precetto, eccetto in caso di malattia?
Come mi comporto in chiesa?
Mi ricordo, se passo in parrocchia, di entrare in chiesa a fare qualche preghiera?

Quarto Comandamento: Onora il padre e la madre.

- Sei in grado di obbedire?
- Sono stato motivo di sofferenza per i genitori?
- Sono stato obbediente? Compio i miei doveri di studio o di lavoro?

Quinto comandamento: Non uccidere

- Litigo coi miei compagni – fratelli – amici?
- Ho insultato gli altri?
- Ho ucciso qualcuno “con la lingua”, calunniando il mio prossimo?
- Ho perdonato le offese? Mi sono vendicato? 

Sesto e Nono Comandamento: Non commettere atti impuri – Non desiderare la donna d’altri.

- Ho custodito il pudore nelle parole, negli sguardi e nelle azioni?
-Ho commesso atti impuri da solo o con altre persone?
-Sei veramente capace di amare?
- Ho letto o guardato riviste o spettacoli immorali?

Settimo e decimo comandamento: Non rubare – Non desiderare la roba d’altri.
 Ho sempre rispettato i beni altrui?
- Ho perso tempo, sottraendolo ai miei doveri?
- Sono invidioso dei beni altrui? Sono superbo e arrogante con il prossimo?
- Sono caritatevole in casa e col prossimo?
- Ho restituito le cose che avevo in prestito?

Ottavo comandamento: Non dire falsa testimonianza
- Sono stato bugiardo? Ho espresso sospetti o giudizi temerari?
- Ho calunniato?
- Ho preso in giro i miei compagni?

Esempio pratico (i peccati e le informazioni sono completamente inventate)
Sono da 5 mesi che non mi confesso. Sono catechista e sono fidanzato. Dall’ultima confessione devo ringraziare il Signore perché mi è stato accanto, e mi ha permesso di essere obbediente a casa e di pregarlo quotidianamente. Inoltre ho avuto modo di aiutare i miei amici quando avevano bisogno di me con sincerità e senza secondi fini, di essere fedele al mio fidanzato.
Devo però chiedere perdono al Signore perché qualche domenica sono mancato dalla Messa perché non ne avevo voglia. Inoltre ho criticato i miei professori e i miei compagni, non sempre sono stato puro nel linguaggio, non ho perdonato quel mio conoscente che mi ha offeso. Ho infine perso tempo in cose futili, sottraendolo allo studio e ai miei impegni. Di questo chiedo perdono al Signore.

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